Benvenuti nell'armadio di Miranda tra miti e...vestiti!

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giovedì 14 novembre 2013

Candide, o il bianco cappottino


Bonjour à tout le mond!
Inizia a fare freddo, già ...il fait froid... ed è con gran dispiacere che vi presento il primo capo invernale del mio amatissimo blog.
(Il post va letto assolutamente con la R moscia à la française, pertanto cercherò di caricare quanto più possibile di R il testo per darvi più soddisfazione).

Come dedicai il mio primo outfit estivo Blue Rhapsody a Gershwin ovviamente non posso non dedicare Candide, il primo invernale, a Voltaire. Non è un caso che mi vengano in mente associazioni con musicisti o filosofi che amo particolarmente e se solo potessero sapere che c'è una matta senza nemmeno più un lume della ragione attivo che dedica loro degli outfit nel 2013...ecco, forse è meglio non sapere quale sarebbe la mia fine.

Dunque, ho esordito con la parola "dispiacere" per via dell'ormai sopraggiunto inverno perché se si trattasse solo di moda e shopping per alleviare le pene non potrebbe che essere sempre e solo un piacere in qualsiasi stagione, comprese le mezze anche se non ci sono più. Ed è proprio per placare vari disagi che l'altro giorno sono andata a fare shopping con l'amichetta la quale compra quasi sempre più di me ma stavolta è tornata a casa a mani vuote mentre io ho finalmente acquistato un meraviglioso cappottino bianco candido.
Lo volevo da tanto ma dato che non amo i soprabiti in generale perché non amo la scarsa praticità dovuta a questo ammassarsi di strati di roba, faccio sempre molta fatica a trovare modelli che mi soddisfino e dato che generalmente non compro da Prada, dove modelli di mio gradimento ne troverei in quantità spropositata, alla fine va a finire che lascio perdere.
E allora giù con le solite scuse che bianco si sporca, ma perché nero no?
Si ma non si vede!
Beh, il fatto che non si vede non mi sembra una bella scusa per andare in giro con i vestiti sporchi, quindi evviva lo chiccosissimo cappottino bianco che più bianco non si può!

Insomma dopo la gita al Gruppo Clark sono tornata a casa con il cappotto G.SEL e un paio di scarponcini neri impellicciati, tempestati di borchie e strass tipo gli UGG ma di Renato Balestra (ricordatevi la R). Balestra mi fa sbellicare da quando una volta lo vidi al Teatro dell'Opera in quanto stilista di fiducia di un noto tenore, non riuscivo a capacitarmi di come potesse essere così, così...boh...non saprei spiegare, cliccate qui e lo capirete da soli.
Così plasticone insomma!
Per il resto, sapete come la penso e cioè che ognuno è padrone di essere come gli pare e se un tizio vuole plastificarsi fino all'osso con conseguente effetto imbalsamazione confezionata nel domopak, può farlo liberissimamente.

Candide è sicuramente adatto ad eventi eleganti ma come al solito io lo sfoggerei con un look particolare in ogni momento della giornata perché in giro sciatte non ci si va MAI, magari eviterei di andarci a fare la spesa al mercato o a mangiare nella pizzeria rozza che ti fa tornare a casa impregnata di eau de supplì ma non occorre starlo a precisare perché noi siamo très chic e certi luoghi non solo non li frequentiamo ma ci giriamo anche alla larga.

Indossato col basco comprato a Parigi, il mio Candide fa molto francesina bon-ton e allora come al solito stravolgerei la good girl con qualcosa che la renda un po' più bad, quindi minigonna cortissima (o shorts come nel mio caso), calze nere e tacchi alti potrebbero donare quel contrapporsi di caratteri che tanto mi piace. Ovviamente starebbe benissimo anche con qualcosa di più classico tipo una gonna stretta e avvitata lunga fino al ginocchio con sopra una camicetta... fate voi, basta che non mi imbigottite la faccenda soprattutto per tener fede al nome e all'autore dell'unico vero inimitabile Candide.
Indossato sopra alla sola lingerie poi sarebbe il top, tanto è talmente corto che ...come si dice: "da quello a niente gli è parente", quindi... ;)




Ora, vorrei concludere con un minimo di serietà che mi renda un minimo attendibile come fashion blogger, anche se solo un minimo indispensabile, quindi vi segnalo questi collant  con la riga fiorata sul retro.
La riga dietro è di nuovo in gran voga e il modello proposto da Calzedonia mi sembra una rivisitazione piuttosto originale.

La mia borsetta è una rispettabilissima Pinko ma anche una Chanel ci starebbe da Dio!
(Chi ho nominato. Se mi sente Voltaire!)

A voi la scelta, tanto 1000,00 € in più o in meno, oggi come oggi cosa volete che siano!

Ciao ciao, alla prossima!


Miranda (devil) Milian

Disclaim. Nomi e marchi non sono da riferirsi ad annunci pubblicitari, li ho citati perchè mi sembra un atto dovuto nei confronti di chi ha ideato o realizzato il materiale.

PS: Cliccate pure su Voltaire per approfondimenti sul Candide!

http://it.wikipedia.org/wiki/Candido

mercoledì 6 novembre 2013

Tutte farfallose con le Butterfly di Noemi Intino


E' con grande piacere che stavolta vi presento un capo realizzato dalla mia amica Noemi Intino: l'abito Butterfly.

Noemi è una frizzantissima ragazza piena di energia e con un estro fuori dal comune. Ha un suo punto vendita ma dato che alle sue potenzialità non c'è mai fine svolge molte altre attività tra cui esporre le sue creazioni al Vintage Market presso il Circolo degli Artisti di Roma, vi dico solo che appena le persone si trovano in prossimità del suo banco si sentono pronunciare frasi del tipo: Ohh...Ahh... ma è genialeeee!
A pronunciare frasi simili sono più che altro donne e nello stesso istante la faccia dei relativi accompagnatori assume un'espressione che fa capire quanto abbiano chiaro ormai che stazioneranno davanti a quel banco per un bel po'. A quel punto non rimangono che due cose da fare: appassionarsi alle creazioni di Noemi incoraggiando le loro compagne a provarsi di tutto o andarsi a fare una birretta nell'attesa.
Devo dire che per ora non ne ho visto nemmeno uno allontanarsi, anzi rimangono divertiti a ridere sotto i baffi osservando dove possono arrivare follia ed entusiasmo femminili.
Noemi ne inventa davvero di tutti i colori, dalla bigiotteria con gli accessori originali di Barbie: orecchini, collanine, braccialetti e spillette alle borse fatte con i reggiseni: le mitiche Sexybag.
Troppo ci sarebbe da dire, io la conosco e posso affermare che quella luce negli occhi quando parla del suo lavoro è davvero bella e contagiosa.
Per ulteriori info e curiosità su tutto ciò che la riguarda potete visitare il suo sito: www.noemiintinocreations.it

Ma torniamo ora al modello Butterfly.
Io ho preso questo sul nero che si presta bene per varie occasioni ma ce ne sono di diversi colori, stoffe e fantasie. Pur non essendo confezionato in tessuto elasticizzato permette, grazie al modello perfettamente realizzato, grande libertà di movimento, devo dire che infatti è davvero praticissimo. Io l'ho indossato come nella foto in alto e poi l'ho provato anche con hot pants e stivaletti borchiati per un look più adatto ad una serata da girandolona by night tuttavia starebbe benissimo anche con shorts di jeans e ovviamente con i leggings.


Noemi definisce i suoi modelli "...dalle trasparenze e fantasie ispirate alla natura..." infatti quelli fiorati o comunque a fantasia hanno la delicatezza di una sensualità naturale, questo che è nero ha, secondo me, quel qualcosa di più sofisticato che rende la trasparenza particolarmente seducente e quindi per un effetto nude look lo trovo perfetto se indossato solo con un reggiseno a fascia. Nella stagione fredda però, se non si è in un locale piuttosto riscaldato e l'impegno è meno mondano, direi che si può indossare anche sopra un dolcevita elasticizzato.
Per ora mi vengono in mente questi abbinamenti ma sicuramente si presta a molto altro, per esempio anche al mare sopra il bikini e con in testa un grosso cappello di paglia ce lo vedo proprio bene.

Insomma questo modello mi piace tanto e mi piace anche il nome: Butterfly! Sarà che spesso mi ci chiamano per via del mio svolazzare danzereccio ...e io mi sento sempre più farfallosa grazie a Noemi!

Miranda (devil) Milian

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